Un’idea nata con lo scopo di rendere più frizzante la visita e l’osservazione delle magiche opere presepistiche, coinvolgendo gli studenti delle scuole, le famiglie, i ragazzi e i visitatori comuni.

Negli antefatti più nascosti, negli scorci meno visibili, vicino ai particolari più suggestivi, in luoghi in primo piano o a contatto coi soggetti del presepe, saranno individuabili “i melograni” presenti in ogni scena del Maestro Pigozzi, attraverso una sorta di “CACCIA AL TESORO”.

I melograni saranno parte integrante delle opere e verranno spalmati in punti strategici: la RICERCA di questi frutti si affiancherà all’osservazione globale delle scene tanto da coglierne i minimi dettagli e i particolari artistici; sembrerà quasi di essere catapultati all’interno dell’opera stessa, come un personaggio del presepe.

PERCHE’ IL MELOGRANO?

Il melograno è un frutto che racchiude in sé molti significati, ed è citato in tutti i libri religiosi e nella mitologia greca.

Il nome melograno deriva dal latino malum “mela” e granatum “con semi”.

I semi, simbolo di perfezione divina nei loro innumerevoli effetti; la rotondità del frutto, espressione dell’eternità divina; il succo, godimento dell’anima che ama e conosce.

Rappresenta quindi l’energia vitale e l’espressione dell’esuberanza della vita, significa fecondità, abbondanza, amore ardente, carità, umiltà, unione, coesione e fertilità. Tutti simboli e significati che si possono affiancare alla storia del presepe in tutti i suoi ambiti.

Abbiamo utilizzato il frutto del Melograno perché racchiude in sé tutto quello che dovrebbe rappresentare in ognuno di noi il presepe: LA VITA. L’ENERGIA. L’UNITA’. L’UMILTA’. LA POSITIVITA’. LA FELICITA’. L’AMORE.