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Nel 1984 a Gazzano attraverso l’esposizione della prima scena realizzata da Antonio Pigozzi, nasceva la Mostra di presepi con un unico diorama, esposto nella Chiesa di San Marco. Considerata la bellezza di questa opera si iniziano a porre le radici per una vera e propria mostra. 

Da oltre trent’anni nel borgo del crinale, a Gazzano è presente la "mostra permanente dei presepi", curata e gestita dal maestro Antonio Pigozzi, in conformità a quanto previsto dallo Statuto dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, non a scopo di lucro, ma a fini divulgativi. Dal 1989 le scene trovarono spazio nella dismessa stalla adiacente la chiesa, resa disponibile dalla parrocchia e ristrutturata grazie all’Ente Fiera di Gazzano e all’aiuto di alcuni parrocchiani.

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La Mostra ha assunto nel tempo il carattere di esposizione di presepi popolari di fama nazionale, per i seguenti motivi:

  • oltre alle scene di Antonio Pigozzi, a Gazzano e negli altri spazi espositivi (oratorio e chiesa) trovano spazio diorami dei migliori artisti nazionali e spagnoli (come noto la Spagna è il Paese dove la tradizione presepistica è ai vertici mondiali per qualità e diffusione);

  • pur senza alcuna attività di promozione, la mostra, è stata visitata mediamente da oltre seimila persone all’anno, provenienti da quasi tutte le regioni italiane (in particolare Veneto, Liguria, Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Campania, Abruzzo, Piemonte, Puglia…), ma pure da altri presepisti e da membri dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, italiani ed esteri (Germania, in particolare);

  • è aperta al pubblico tutto l’anno, qualità questa, che la rende quasi unica perché fruibile in qualsiasi momento, così come pochissime altre realtà sull’intero territorio nazionale.

I diorami realizzati da Pigozzi, tutti incentrati sui temi evangelici della Natività, ed esposti, traggono ispirazione dai paesaggi e dagli antichi borghi dell’Appennino, contribuendo così a consolidare e rafforzare l’immagine del territorio. Diverse scene prodotte hanno trovato spazio nelle più famose mostre presepistiche italiane ed estere, visitate negli anni da decine di migliaia di persone.

A partire dal 2004 in occasione del rilancio della "Mostra Nazionale" hanno avuto grandissimo successo e partecipazione i “Laboratori presepistici” aperti al pubblico e a scolaresche, desiderosi di apprendere le tecniche e la cultura presepistica.

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Tutto questo, oltre a legare indissolubilmente il nome di Gazzano e dei borghi limitrofi a quello dei presepi, nel medio periodo ha contribuito a valorizzare l’immagine del territorio, ed anche a sviluppare la cultura del presepe in una larghissima fascia di popolazione di qualsiasi età ed estrazione sociale.

A vent’anni dalla prima scena e dall’apertura della Mostra nazionale permanente di presepi, quest’imprevisto, ma gradito, successo hanno consentito di porre in essere l’ambizioso progetto di dedicare un paese intero al presepio.

Le opere di Antonio Pigozzi sono state esposte nei principali musei presepiali d’Europa e la conoscenza delle stesse da parte dei visitatori stranieri e Italiani ha, nel corso di questi trent’anni, sviluppato un interesse sempre più crescente nel visitare la mostra internazionale di Gazzano, nonché le opere primordiali del maestro e quelle più recenti.

Malgrado la difficile ubicazione del paese appenninico, la passione, la bravura, la costanza e le opere sempre innovative del maestro Antonio Pigozzi riscuotono ancora oggi a distanza di trent’anni dalla prima apertura l’interesse da parte di numerosissimi visitatori.

È proprio per mantenere vivo e sempre crescente l’interesse dei turisti, che si è ristrutturato e rianimato la mostra presepiale in quanto da oltre 10 anni non aveva subito modifiche di alcun tipo.

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